Riattiviamo la democrazia: idee e proposte per l'appuntamento di Eumans a Modena

Di Lorenzo Mineo

La partecipazione elettorale più bassa nella storia italiana, una nuova maggioranza che ha vinto le elezioni all’insegna di una visione nazionalista del futuro del Paese, una crisi energetica globale che mette al banco di prova la coesione delle istituzioni europee, mentre gli stati membri litigano sulle modalità per finanziare una politica energetica comune e indipendente.

Sembrerebbero tempi difficili per chi crede nella democrazia, nell’Europa dei cittadini, nell’azione transnazionale per affrontare i grandi problemi del nostro tempo, in Italia come nel contesto internazionale.

Forse, il quadro critico nazionale ed europeo ci racconta dell’urgenza di organizzare nuovi modi di fare politica, coinvolgendo i cittadini sia in nuove forme di partecipazione alla vita pubblica, sia in una dimensione davvero sovranazionale della democrazia.
Solo permettendo ai cittadini di entrare nei processi decisionali transnazionali si supera il rischio di un assetto puramente intergovernativo (e quindi basato sulla contrapposizione di interessi nazionali), e non democratico delle istituzioni europee e globali. 
Questa è la consapevolezza che anche le élites che ci governano, a Roma come a Bruxelles, dovranno prima o poi accettare, a meno di non far implodere i nostri sistemi democratici, a vantaggio di altri sistemi di governo che in Asia potrebbero dimostrarci più capaci di affrontare e governare i problemi del nostro tempo: dalla crisi climatica, all’intelligenza artificiale, all’evoluzione dei diritti individuali.
Nel frattempo che le istituzioni ci arrivino, nella società civile europea c’è già qualcuno a che mette in pratica un approccio alla politica differente. A Modena il 13 ottobre si terrà la prima presentazione italiana del movimento dei cittadini europei Eumans fondato da Marco Cappato, con l’appuntamento Riattiviamo la democrazia: partecipazione civica, transizione digitale, conversione ecologica.
Come suggerisce il titolo ambizioso, attivare la partecipazione civica sui grandi obiettivi dell’ecologia e della digitalizzazione è la priorità che Eumans presenterà a Modena e porterà avanti con iniziative politiche,  da concepire e realizzare insieme a chi si avvicinerà al movimento, tanto a livello nazionale che paneuropeo.
A livello nazionale, pur non partecipando direttamente alle elezioni, uno degli impegni di Eumans ha rigusrdato e riguarderà l’uguaglianza nelle condizioni di accesso: la presentazione della lista “Referendum e Democrazia con Cappato”, è nata su iniziativa del movimento, per rispondere alla discriminazione dell’attuale legge elettorale che esclude la raccolta di firme per i partiti che abbiano già eletti  in Parlamento. La lista ha raccolto le firme online attraverso SPID, proprio come è già possibile fare per referendum e iniziative popolari, per affermare la transizione digitale e garantire il pieno godimento dei diritti civili e politici in Italia. Le firme sono state respinte dalle Corti d’Appello, impedendo alla lista di presentarsi alle elezioni, ma l’iniziativa continua nei tribunali nazionali e internazionali attraverso nuovi ricorsi.
In vista delle elezioni regionali del 2023, una candidatura analoga potrebbe essere rilanciata: anche di questo tratterà il dibattito di Modena.

Per quanto concerne invece la democrazia diretta, da quest’anno il diritto dei cittadini ad attivare iniziative di democrazia diretta sarà più accessibile: proprio grazie alle mobilitazioni di Eumans, dell’Associazione Luca Coscioni e dei ricorsi internazionali di Mario Staderini, il governo ha di recente lanciato una piattaforma  pubblica e gratuita per la raccolta di firme digitali su referendum e iniziative popolari, che per legge avrebbe  dovuto essere attiva da gennaio 2022. Un pacchetto di iniziative popolari da lanciare attraverso la piattaforma sarà proprio una delle idee al centro della discussione di Modena.
Guardando infine agli strumenti di democrazia diretta e a livello UE, oltre all’obiettivo di rafforzarli e allargarli, Eumans pratica e promuove quelli attualmente esistenti. Ad esempio l’Iniziativa dei Cittadini Europei: con un milione di firme in 7 paesi, si possono promuovere proposte di iniziativa legislativa dirette alla Commissione e al Parlamento Europeo. Se nel 2021 il movimento ha promosso una ICE sul carbon pricing, per una fiscalità europea basata su uno spostamento delle tasse dal lavoro all’inquinamento, il dibattito di Modena riguarderà anche la possibilità di rilanciare nuove ICE facendosi forza della rete paneuropea che il movimento sta nel frattempo costruendo, soprattutto a seguito del Congresso fondativo a Varsavia nel Marzo scorso.

La costruzione di questa agenda sarà al cuore del dibattito di Modena del 13 ottobre. Chi trova sconforto nell’attuale scenario politico e nell’approccio dei partiti tradizionali, farebbe bene a tenere d’occhio questo appuntamento, per scoprire che un’altra dimensione della politica, partecipativa e paneuropea, è già possibile e realizzabile.