DALLA LISTA REFERENDUM E DEMOCRAZIA AL PROGRAMMA DI INIZIATIVA POPOLARE PER IL GOVERNO DELL’EUROPA

 La Lista Referendum e Democrazia con Marco Cappato è stata una vera e propria incursione nella frettolosa campagna elettorale di quest’estate. 800 persone si sono candidate con una Lista che aveva lo scopo primario di portare all’attenzione le condizioni di inaccessibilità della democrazia italiana, a partire dalla questione della firma digitale per sottoscrivere le liste elettorali.

Come fare tesoro dell’esperienza della Lista e utilizzare le prossime scadenze elettorali per promuovere i nostri obiettivi?

Ne parliamo lunedì 14 novembre, dalle 18 alle 20 in una riunione aperta (qui il link per registrarsi), insieme a chi vorrà dare continuità all’azione della raccolta firme digitale per la presentazione della lista, proseguendo un percorso che da tre anni abbiamo intrapreso con EUMANS: attivare tutti gli strumenti della partecipazione previsti da Trattati e Costituzioni, a partire dalle Iniziative dei Cittadini Europei - unico strumento che consente a gruppi di cittadine e cittadini di avviare un percorso istituzionale per le loro istanze


Una prima occasione di confronto si è tenuta a Modena il 13 ottobre, con la prima assemblea pubblica di Eumans in Italia intitolata “Riattiviamo la Democrazia”. In quella sede abbiamo discusso di come ripartire dalla partecipazione delle persone per affrontare i grandi temi del nostro tempo e l’esigenza di ancorare gli obiettivi politici a strumenti partecipativi, deliberativi e basati sulla cooperazione invece che sulla competizione Per la prima volta a Modena abbiamo anche parlato dell’idea di una Lista civica per le elezioni europee, Ti invitiamo a riascoltare qui la registrazione dell’evento con i tanti interventi di persone giá attive nelle amministrazioni locali, nei movimenti per l’ecologia, i diritti fondamentali e le libertà individuali.

La raccolta di firme digitali per la presentazione della Lista era nata anzitutto per rispondere alla discriminazione alla radice delle ultime elezioni politiche: i partiti che godevano di eletti in parlamento hanno beneficiato dell’esenzione dalla raccolta firme per potersi candidare, mentre qualsiasi nuova organizzazione o gruppo che volesse prendere parte alla competizione elettorale era tenuto a raccogliere decine di migliaia di firme in poche settimane, in pieno agosto. Abbiamo perciò raccolto le firme online attraverso SPID: un’iniziativa per rispondere a questa falsificazione del gioco democratico, e anche per affermare la transizione digitale e garantire il pieno godimento dei diritti civili e politici in Italia. Le firme sono state respinte dalle Corti d’Appello, ma l’iniziativa continuerà nei tribunali nazionali e internazionali attraverso i nostri ricorsi.

 

Nel frattempo, una piattaforma pubblica e gratuita per la raccolta di firme digitali su referendum e iniziative popolari è stata annunciata all’inizio di Ottobre dal Ministero per l’Innovazione Tecnologica: in attesa di conoscere il decreto per la sua entrata in funzione, per una piena transizione digitale della democrazia occorre estenderne l’utilizzo alla presentazione di liste elettorali, e potenziarla digitalizzando la democrazia diretta anche a livello locale.

Occuparsi di nuovi strumenti e iniziative per rivitalizzare la democrazia è infatti la sfida che ci suggeriscono anche le ultime elezioni politiche in Italia, che hanno registrato un’astensione record. Ferma al 64%, quasi 10 punti in meno rispetto al 2018,  l’affluenza è stata la più bassa nella storia repubblicana, confermando ancora una volta la partecipazione come la grande sconfitta di questa tornata elettorale.

Nel 2024 le Elezioni Europee rischiano di essere per l’ennesima volta il “termometro” delle politiche nazionali. Il progetto delle Liste Transnazionali - rilanciato anche dalle proposte dei cittadini e delle cittadine coinvolti nella Conferenza Sul Futuro dell’Europa è ostaggio del Consiglio Europeo. Siamo convinti che non serva un altro partito con il suo ben confenzionato programma elettorale, ma un percorso che apra la democrazia e faccia spazio ai diritti fondamentali e alle emergenze del nostro tempo.

Dall’Italia possiamo far partire una nuova onda che rinvigorisca la democrazia in un momento di estrema fragilitá.

Eumans punta a riattivare la democrazia a partire dalla costruzione di un pacchetto di iniziative, usando sia la democrazia partecipativa sia quella elettorale per intervenire a livello italiano e paneuropeo con proposte politiche sui problemi contemporanei: conversione ecologica, libertà civili, migrazioni, un nuovo mondo del lavoro, innovazione tecnologica, federalismo europeo. Solo combinando tutti gli strumenti della democrazia possiamo creare le condizioni per una politica dell’iniziativa e dell’azione che mira al cambiamento, da offrire come alternativa alla politica svuotata di significato dei simboli e delle dichiarazioni e dei processi costituenti svuotati di sostanza.

Il dibattito del 14 novembre sarà l’occasione per iniziare a tracciare insieme il percorso di queste proposte.

Per prepararsi all’incontro ti segnaliamo alcuni articoli “vecchi” e nuovi che potrebbero essere interessanti per il nostro dibattito:

- Come evitare l’astensione da record alle prossime elezioni di Marco Cappato, Lorenzo Marsili e Virginia Fiume

- Lista Referendum e Democrazia: molto più di una lista elettorale - il dossier che riassume tutta l’iniziativa per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione democratica

- Il risveglio della democrazia di Roberto D'Andrea

- Riattiviamo la democrazia di Lorenzo Mineo

- Uniamo le forze per la giustizia sociale, ambientale, economica - l’appello di Fridays For Future Sassuolo all’Assemblea di Eumans

- Participatory democracy as the vital energy for transnational democracy di Virginia Fiume